Torre dei Mannelli
Visita guidata alla scoperta di Firenze.
Passeggiando per Ponte Vecchio, sulla riva sinistra del fiume Arno, potete vedere questa bellissima e insolita torre.
La Torre dei Mannelli.
È una torre di origine medievale… e fin qui nulla di strano. Ce ne sono tante a Firenze, più o meno visibili, nascoste fra palazzi di epoche successive.
Ma questa torre ha una storia unica, anzi…quattro!
1️⃣Innanzitutto è l’unica superstite di 4 torri dette “capi di ponte” che si trovavano ognuna ai quattro angoli del ponte. Qui infatti un ponte c’è sempre stato fin dai tempi dei primi insediamenti e della fondazione di Fiorenza!
In questo punto il fiume è infatti più stretto e meno profondo quindi più facile sia da guadare che per costruire un ponte, un passaggio. Era una via fondamentale di comunicazione e i fiorentini avevan pensato bene di proteggerla con quattro torri.
A causa delle innumerevoli piene dell’Arno tre andarono distrutte ma la torre, della potente famiglia dei Mannelli, resistette!
2️⃣Nel 1565 il granduca Cosimo I de’ Medici voleva distruggerla!
Aveva ordinato a Giorgio Vasari di costruirgli un corridoio per unire i suoi due palazzi ducali: quello oggi noto come Vecchio e il nuovo palazzo dei Medici, Palazzo Pitti.
E aveva pure fretta! A breve suo figlio si sarebbe sposato con una principessa, Giovanna d’Austria, e Cosimo I ci teneva a far bella impressione…
Ma alla richiesta di Vasari di espropriare e modificare – ossia distruggere – parte della torre i Mannelli dissero NO! Non si sa bene come sia andata la disputa. Pare che Cosimo I abbia accettato di buon grado il rifiuto dicendo che “ciascheduno è padrone in casa sua” … sta di fatto che il Vasari per far prima gli girò intorno! Con grossi mensoloni in pietra serena costruì il corridoio girando attorno alla torre e completando la costruzione in soli 5 mesi.
Che dire? Viva l’ingegno e la tenacia!
3️⃣Un altra storia lega questa torre alla storia di Firenze.
Siamo stavolta negli anni bui della Seconda Guerra Mondiale e la proprietà dei Mannelli è il quartiere generale dei partigiani. Gruppo Giustizia e Libertà.
Una bambina, nome di battaglia Emilia, porta le bombe a mano, nascoste sotto i cesti di insalata, a suo padre, il comandante, e ai “grandi”. Quella coraggiosa bambina era Oriana Fallaci e mai dimenticò la torre dei Mannelli e le sue finestre sul fiume.
Prossima alla morte lasciò New York, dove ormai viveva da anni, per tornare nella sua Firenze. Avrebbe voluto morire guardando l’Arno dalla torre dei suoi ricordi. Purtroppo non le è stato possibile.
4️⃣La Torre dei Mannelli è sopravvissuta anche alla guerra! Durante la guerra nell’agosto del 1944 fu danneggiata, ma non in modo irreparabile. Fu restaurata, su incarico dell’allora denominata Soprintendenza ai Monumenti, dall’architetto Nello Baroni, dal 1944 al 1946.
Conoscete altre storie su questa torre? Scrivetemi!
🌻Prenota il tuo soggiorno nella quiete della campagna toscana🌻