Lo Scoppio del Carro, il “brindellone”
Visita guidata Firenze, alla scoperta della città in un modo diverso e originale.
Per raccontare la tradizione fiorentina dello scoppio del Carro devo presentarvi il Brindellone!
A Firenze con questa parola si intende una persona un po’ sgraziata, grande e grossa, goffa, trasandata e scomposta nel camminare. Brindellone era il nomignolo del figurante che anticamente, il 24 giugno per la festa del patrono fiorentino, rappresentava proprio San Giovanni, e vestito come il santo, con pelli di cammello, veniva portato in giro per la città su un carro di fieno.
E proprio come lui, il carro, o brindellone, si muove dondolando incerto per le vie del centro storico la mattina di Pasqua. Questa Pasqua 2020 però non uscirà dalla sua “casa” di via il Prato. Doveva andare in piazza Duomo, protagonista di una delle più sentite tradizioni fiorentine. Lo scoppio del carro. Uno spettacolo pirotecnico con cui simbolicamente si distribuisce il “fuoco sacro” alla città.
La tradizione in realtà è ortodossa ma acquisita dai fiorentini ai tempi della Prima Crociata, nel 1099, quando, “liberata” Gerusalemme, Pazzino de Pazzi riportò a Firenze tre pietre del Santo Sepolcro. Dal suo rientro in città la famiglia Pazzi portò avanti la tradizione secondo cui, la vigilia di Pasqua, il fuoco nelle case veniva spento per essere poi riacceso dal fuoco santo proveniente dal Santo Sepolcro e, a Firenze, dalle 3 pietre sacre assunte al ruolo di pietre focaie. Con un carro i Pazzi lo distribuivano a tutti i fiorentini. Fino al 1478 anno della congiura dei Pazzi e della loro cacciata dalla città. La tradizione poi è stata proseguita dall’arte di Calimala, dai duchi e granduchi Medici per arrivare fino ai nostri giorni. Con una modifica! Quella del “viaggio”, andata e ritorno, della colombina…ma per quest’anno non la nominiamo nemmeno!
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